Si chiama “Confermazione” perché conferma il Battesimo e ne rafforza la grazia; come anche “Cresima”, dal fatto che riceviamo lo Spirito mediante l’unzione con il “crisma” – olio misto a profumo consacrato dal Vescovo –, termine che rimanda a “Cristo” l’Unto di Spirito Santo.
Se nel Battesimo è lo Spirito Santo a immergerci in Cristo, nella Confermazione è il Cristo a colmarci del suo Spirito, consacrandoci suoi testimoni, partecipi del medesimo principio di vita e di missione, secondo il disegno del Padre celeste. La testimonianza resa dai confermati manifesta la ricezione dello Spirito Santo e la docilità alla sua ispirazione creativa.
Nessuno riceve la Confermazione solo per sé stesso, ma per cooperare alla crescita spirituale degli altri. Solo così, aprendoci e uscendo da noi stessi per incontrare i fratelli, possiamo davvero crescere e non solo illuderci di farlo. Quanto riceviamo in dono da Dio dev’essere infatti donato – il dono è per donare – affinché sia fecondo, e non invece seppellito a motivo di timori egoistici, come insegna la parabola dei talenti (cfr Mt 25,14-30)
A quanti scelgono di ricevere il sacramento della confermazione viene proposto un cammino di formazione da novembre a maggio, il venerdì alle ore 20.
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