Al via il restauro della tela del Bassano.
Il grande dipinto olio su tela raffigurante Gesù nel Getsemani e attribuito a Francesco Bassano (1549-1592) è stato trasferito presso un laboratorio di restauro della zona vesuviana su autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli (prot. 21657 del 19/11/2021).
La Parrocchia di San Vitaliano e la Curia Vescovile di Nola, per il tramite dell’Ufficio beni culturali, seguiranno le varie fasi del lavoro di restauro, il cui controllo è comunque esercitato dai funzionari della Soprintendenza napoletana ai sensi del D.Lgs 42/2004.
Al centro della composizione del manufatto è raffigurato Cristo, inginocchiato dinanzi ad un angelo che gli porge il calice. In primo piano compaiono i tre apostoli che erano con lui, colti dal sonno: Pietro, Giacomo e Giovanni. A destra, in lontananza, balenano le luci delle torce che illuminano i soldati e la folla del popolo che stanno entrando nel giardino per catturare Gesù. Non sappiamo quando e come è giunta a noi l’opera: sappiamo però che i Parroci che si sono succeduti, almeno dall’inizio del secolo scorso ad oggi, hanno “difeso” la tela dai depredamenti che la Parrocchia ha più volte subito negli anni. In particolare, il Parroco mons. Falcone, dopo il furto del marzo del 1993 della pala raffigurante la Madonna con angeli e attribuita al Correggio, fece posizionare la tela del Bassano sotto il soffitto della Chiesa per sottrarla ai ladri di opere d’arte. Scelta singolare ma efficace perché ha permesso di conservare il “bene” in un tempo in cui il complesso parrocchiale non era dotato né di video sorveglianza nè di sofisticati sistemi di antifurto.
Il progetto di restauro del dipinto attribuito al Bassano è finanziato dai coniugi Giovanni e Daniela Malesci che si vanno ad aggiungere ai benefattori della Parrocchia che stanno contribuendo ai lavori necessari alle opere custodite nella nostra antica Chiesa. A breve, infatti, dovrebbe prendere il via anche l’intervento sul portone di ingresso della parrocchia realizzato nel 1877, allorquando la chiesa fu allungata nella parte posteriore e lì si individuò la nuova abside posizionandovi l’altare maggiore; la vecchia abside, invece, diventò il nuovo ingresso.