La Chiesa dell’Immacolata
La Chiesa di pietra di tufo, è composta da un abside, una navata e una cantoria.
L’abside è lunga m. 9, larga m. 6,50, alta m. 10.
La navata è lunga m.15, larga m.6,50, alta m. 8,50
La cantoria è lunga m.6, larga 6,50, alta m.10
La volta dell’abside è a vela, la volta della cantoria è a botte. Il soffitto della navata è costruito con travi e con tavole. Tutto il sacro edificio è protetto dalle intemperie da un tetto fatto di tegole marsigliesi. Lo stile della Casa di Dio è romanico. Le pareti sono coperte di ornati, di cornici con l’impasto di stucco.
Il pavimento dell’abside è di maioliche, 1954. Il pavimento della navata e della cantoria è di mattonelle, anno 1954.
Al centro dell’abside troviamo l’altare in marmo policromo con sopra la nicchia per la statua della Madonna Immacolata (h. 1,65). Lo scultore, ignoto, ha riprodotto sul legno l’immagine della Madonna Immacolata che Bartolomé Esteban Murillo dipinse il 1678 a Siviglia. L’opera dell’eccelso artista è custodita nel Museo del Prado a Madrid.
Sotto al soffitto della navata della Chiesa vi è una tela di Angelo Mozzillo larga m.3, lunga m.5,80 che rappresenta l’apoteosi della Madonna Immacolata. Anche la cantoria aveva un parapetto in legno realizzato da Angelo Mozzillo, rubato il 22 giugno 1989 durante i lavori alla Chiesa.
Il Campanile
Il Campanile, di pietra di tufo rinsaldata, alto m.37, esclusa la croce (h. 1,80), fu costruito, nel 1874, per interessamento di Padre Mariano Spiezia, francescano, nativo di San Vitaliano, padre spirituale della Congrega dell’Immacolata.
La torre campanaria ha una cupoletta (circonferenza m.1,20) rivestita di maioliche; nella cella campanaria vi sono tre campane azionate elettricamente: la prima, la piccola, di quintali 2 porta incisa queste parole: “omaggio a S. Antonio di Padova ed a ricordo degli eroi del paese morti per la Patria” (dono di Vitaliano Spiezia fu Domenico 1968); la seconda campana, la media di quintali 3,40 e la terza, la grande, di quintali 4,40 furono fuse nel 1818.In un angolo sulla base del campanile è incastonata una metopa in calcare.
Padre Mariano Spiezia
Il campanile fu fatto costruire da Padre Mariano Spiezia, del Terzo Ordine Francescano, nel 1874.
Padre Mariano Ferdinando Spiezia, nasce a San Vitaliano il 25 febbraio 1820 da Aniello e Lucia Masi. Fu padre spirituale della Confraternita dell’Immacolata ma soprattutto un uomo di fine ingegno e larga generosità: a sue spese e con l’aiuto della comunità fece costruire l’attuale sagrestia della Chiesa dell’Immacolata e soprattutto il campanile, divenuto nel tempo simbolo paese.
Padre Mariano Spiezia muore a San Vitaliano il 12 maggio 1888. E’ sepolto nel camposanto del paese nella cappella del Terzo Ordine Francescano.