Le sei Croci sul territorio comunale sono il segno delle missioni popolari promosse dalla Parrocchia per evangelizzare, per dare conforto e speranza e soprattutto per riavviare un processo di impegno pastorale, spesso segnato dalla stanchezza o dall’abitudine. Quindici giorni di predicazione intensa, di catechesi, amministrazione del sacramento della riconciliazione, incontri pastorali per gruppi o per categorie di persone, visita agli ammalati e alle famiglie del territorio.
Delle sei Croci, quattro ci ricordano il passaggio dei padri passionisti e una dei padri domenicani. Vi è poi una Croce dei fedeli di frascatoli.
La prima missione dei Padri passionisti risale, probabilmente, al 1837: una Croce, in legno, fu fatta erigere all’angolo tra via Vecchione e via Palmola.
Il secondo passaggio dei Passionisti sul nostro territorio, di cui però non conosciamo la datazione, è testimoniato dalla Croce, in legno, fatta costruire in via Appia, accanto al plesso scolastico della Scuola dell’Infanzia. Infine, abbiamo due Croci, in ferro, che fanno memoria di altrettanti passaggi in Parrocchia dei Padri passionisti: quella nello spazio antistante il Camposanto (16-30 ottobre 1966) e in via Parrocchia Frascatoli (21 dicembre 1922).
Ad evangelizzare la nostra Comunità sono stati anche i Padri domenicani dal 24 marzo al 6 aprile 1947: anche questa missione si concluse facendo erigere una Croce, in ferro, che fu posta di fronte allo stabile dove un tempo sorgeva il Salumificio Spiezia.
Infine, su corso Frascatoli, al confine con il Comune di Scisciano, nel 1970 i fedeli della ex Parrocchia fecero innalzare una Croce, in ferro, al termine probabilmente di una missione popolare.
Le Croci che ci ricordano le missioni dei padri passionisti hanno tutte elementi comuni:
Nella parte sommitale della Croce leggiamo la scritta «I.N.R.I.», così come ci racconta il Vangelo secondo Giovanni (19,19): « Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei» ».
A destra troviamo la spugna in cima a un’asta. Durante l’agonia, a Gesù viene dato da bere per mezzo di una spugna, intrisa d’aceto così come ci racconta il Vangelo secondo Matteo (27-48): « E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere.»
A sinistra la lancia. Per accertarsi della morte, a Gesù viene inflitta una lancia nel costato così come ci racconta il Vangelo secondo Giovanni (19-34): « ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.»
In basso, al centro, ai piedi della croce ci sono i chiodi.
La crocefissione avveniva inchiodando i polsi dei condannati ad un traverso di legno ed i piedi direttamente sul palo verticale infisso a terra. (Giovanni, 20-25 «Gli dissero allora gli altri discepoli: “Abbiamo visto il Signore!” Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».).
Al centro della Croce il simbolo dei Padri Passionisti.
Il distintivo dei passionisti è costituito da un cuore sormontato da una croce con la scritta “JESU XPI PASSIO” (la Passione di Gesù Cristo). I due simboli dell’amore sono uniti quindi a formare un unicum: la passione umana (intesa come intenso amore, rappresentata dal cuore) e la passione di Cristo, rappresentata dalla croce, estremo atto d’amore. Di colore nero, questo segno ricorda a tutti il mandato di san Paolo della Croce: far memoria delle sofferenze di Gesù.
La Croce a ricordo della missione dei padri domenicani e la Croce su corso Frascatoli furono costruite sul modello di quelle già esistenti sul territorio comunale.